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Inviata nell'agosto del 1899, da Vittorio Felini, poeta dialettale trentino, al pittore Simone Chiocchetti a Trento.
L'immagine della pianta nel vaso è presa pari pari dalla prima copertina della rivista "Ver Sacrum" del gennaio del 1898.
Sul sito SUPEREVA ho trovato anche un'interessante interpretazione dell'immagine.
"VerSacrum fu una rivista che, con i suoi 120 numeri editi fra il 1898 ed il 1903, diffuse, assieme ad un palazzo per le mostre espositive a Karlsplatz di Vienna, le idee estetiche e le opere di quel gruppo di artisti eterogeneo, per età e tendenze, che andò sotto il nome di “Secessione“.
“Secessione” dalla generazione di artisti precedenti, dal classicismo e dai richiami storici come quelli che abbellivano i palazzi della capitale asburgica, Vienna, centro di un impero traballante sul punto di precipitare nel vuoto, ma ancora in grado di credere nella “Bella epoca”.

La frase che accoglieva il visitatore al padiglione di Karlsplatz meglio che qualunque altra poteva sintetizzare l’intento dei secessionisti: “Ad ogni tempo la sua arte, ad ogni arte la sua libertà”. Si trattava, vale a dire, di “risvegliare, stimolare, diffondere” - recitava il primo editoriale di VerSacrum, che accompagnava l’immagine di un albero in fiore e che rompeva il vaso costrittivo in cui era contenuto, “la sensibilità artistica del nostro tempo”. “Portare”, per fare questo, “l’arte straniera a Vienna” contro ogni provincialismo asburgico “, perché possa trovare stimolo […] anche il grande pubblico particolarmente sensibile all’arte, educandolo ad appropriarsi del senso estetico , che è presente come istinto in ogni uomo, indirizzandolo alla bellezza e alla libertà di pensare e di dire”.