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Noriglio

Viaggiata nell'agosto del 1922

"Era il 13 giugno del 1920 e, come ogni anno, la domenica dopo l’ottava del Corpus Domini, si festeggiava la festa del Sacro Cuore; alle due del pomeriggio, al suono delle campane, i rhodensi cominciarono ad affluire sul piazzale del santuario della Beata Vergine Addolorata. In quel momento giunse sul piazzale anche un gruppo di socialisti, arrivati a Rho con il tram da Milano per l’inaugurazione di alcune bandiere; dopo aver insultato i presenti sul piazzale, e averli offesi gridando bestemmie, spezzarono l’asta di un orifiamma con il simbolo del comune di Rho, e bruciarono lo stendardo. I presenti tentarono di reagire, ma furono presi a bastonate; intervenne anche un oblato, padre Rebuzzini, ma venne ferito gravemente con un colpo di bastone spezzato sul suo capo. Ad un certo punto sul piazzale echeggiarono alcuni colpi di rivoltella: uno colpì Natale Schieppati, ma l’orologio da tasca deviò il colpo e gli salvò la vita; un altro ferì mortalmente Angelo Minotti, che spirò dopo mezz’ora di agonia. Inaugurate la bandiere, i socialisti risalirono sul tram, non prima, però, di aver sparato altri colpi di rivoltella in aria.
Incredibilmente, il giornale socialista “L'Avanti!” accusò i cattolici di aver aggredito con le armi la manifestazione socialista: “Ieri, a Rho, contro un corteo socialista si sono preparati i bastoni ed i sacchetti di sabbia per colpire, si sono innalzate delle bandiere politiche in chiesa, si è suonato a stormo le campane, si è sparato.
E perché nella mischia uno dei loro è caduto, si proclama oggi lo sciopero di protesta, gridando assassini agli avversari”.
La stessa accusa fu lanciata, in modo ancor più grottesco, dal giornale anarchico “L’Umanità Nuova”: “Certo è che a un certo punto dalla chiesa incominciarono a sparare sulla folla la quale reagì assaltando la chiesa ed i suoi difensori. Vi fu uno scambio nutrito di bastonate ed anche qualche colpo di rivoltella.
Rimase ucciso un «bianco» ed altri cinque sono feriti, di cui uno dicesi gravemente”.
Non ci fu alcuna inchiesta sull’omicidio.