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Irredentismo

Il cassiere, prof Filippo Largaiolli
Il titolare della tessera, Pederzolli Luigi Antonio.

Pederzolli Antonio Luigi - Riva del Garda (Tn), 18 agosto 1859 - Ala (Tn) 1° aprile 1946
Socio ordinario dell’Accademia degli Agiati dal 1911.
Titoli di studio
Maturità classica, Ginnasio Liceo, Rovereto 1878. Laurea in lettere, Università degli studi, Padova 1883.
Cariche ricoperte nell’Accademia.
Consigliere dal 1927. Vicepresidente 1928-1934. Consigliere 1934-1935.
Attività professionale
Insegnante e preside di scuola media superiore. Ispettore scolastico
Curriculum professionale, scientifico e/o artistico
Supplente di lettere al Ginnasio di Treviso 1880-1882. Insegnante reggente di materie letterarie al Ginnasio di Avellino 1883-1886. Insegnante di ruolo di lettere classiche al Liceo di Cosenza. Come ispettore e commissario visita il Collegio italo-greco di S. Demetrio a Corona albanese e quello di Conegliano calabro 1886-1887. Insegnante di lettere classiche al Liceo di Macerata, è anche commissario nel Ginnasio di Camerino e in quello di Recanati 1887-1888. Insegnante di lettere classiche al Liceo annesso al Convitto nazionale «Cicognini» di Prato 1888-1897. Insegnante di lettere classiche al Liceo di Pavia 1897-1898.Preside del Liceo di Senigallia 1898-1904. Preside al Liceo di La Spezia e ispettore alla Scuola tecnica di Chiavari 1904-1917. Preside al Liceo «C. Cavour» di Torino fino al pensionamento 1917-1926. Già a riposo, insegna al Liceo di Rovereto 1930-1931
Cariche ricoperte
Membro del Consiglio centrale della Società Trento e Trieste di Verona. Presidente delle sezioni della «Dante Alighieri» di Prato, Senigallia, La Spezia e Torino. Presidente delle sezioni della Società Trento e Trieste di La Spezia.
Onorificenze e riconoscimenti
Cavaliere della Corona d’Italia 1910. Archivio dell’Accademia
Profilo del socio
Uomo di cultura e di scuola, percorse una lunga e benemerita carriera, segnalandosi come educatore di vaglia e come autore di opere dedicate alla letteratura latina. Di spirito filoitaliano, si impegnò durante la I guerra mondiale nell’assistenza ai profughi trentini e in attività volontaristiche e di beneficenza. Tornò dopo il pensionamento in Trentino, dove insegnò ancora per un breve periodo. Prese viva parte per una decina di anni, a cavallo del 1930, alla vita culturale di Rovereto e in particolare di questa Accademia, nella quale rivestì incarichi di responsabilità