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Orazio Gaigher - Riva del Garda - 1930

Immagine a colori tratta, come il commento dal libro "Orazio Gaigher - L'opera" di Fiorenzo Degasperi
Edizioni Il Castello - Trento

" Nella chiesa di Santa Maria Assunta si trovava una pala antica con l'immagine di S. Lucia, un'opera consumata dal tempo e assai logora al punto da risultare quasi illeggibile. Ad Orazio Gaigher ne fu commissionata una nuova. La eseguì collocando S. Lucia all'interno di un quadro "familiare" intitolandola" La Beata Vergine e i S.S. Vigilio, Lucia, Rita e Alessandro".
Paolo Ambroggio, nella scheda dedicata a quest'opera (catalogo mostra "Restauri della chiesa dell'Assunta, Museo Civico, Riva del Garda, 1990) scrive di un "dipinto di carattere schiettamente devozionale e, pur non mancando di talune doti coloristiche, appare condotto con un senso patetico fin troppo insistito, ai limiti del lezioso".
Probabilmente l'autore della scritto non conosceva l'opera profana del Gaigher.
In questo lavoro rivano c'è un connubio, una trasfusione di canoni secessionisti e simbolisti, che inondano la tela di un cromatismo caldo e aperto, contrassegnandola di motivi floreali che ravvivano la scena togliendo proprio "quel senso patetico" che Paolo Ambroggio invece vi vede. I volti della Madonna come quelli di S. Lucia e S. Rita, sono gli stessi delle dame riprese nei salotti e la leziosità dei particolari - la veste traforata e il manto ricamato del vescovo Vigilio, gli anelli della catena che lega la spada alla corazza di Alessandro - sono l'irruenza de contemporaneo spirito secessionista."