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Nanni Gadenz - 1900/1978

Tra le cose care conservate da Giorgio Wenter Marini questo insieme stupendo di immagini di paesaggi artistici di Nanni Gadenz, rilegate in una edizione, penso abbastanza rara, donato alla figlia Eliana all'indomani della fine della Prima Guerra Mondiale da un certo Gino .....

La fotografia è un'arte? Sono state scritte milioni di parole su questo quesito. Personalmente, Nanni Gadenz è un artista e
come omaggio alla sua arte pubblico queste immagini.

Dal sito di Cristina Gadenz

Agli inizi del secolo Sebastiano Gadenz (1872-1926), intuendo interessanti possibilità commerciali con l’avvento del turismo, aprì una cartolibreria con rivendita di souvenir. Il figlio di Sebastiano, Giovanni, detto comunemente Nani (1900-1978), fu avviato, seppure controvoglia, al mestiere di fotografo. Dopo l’apprendistato, svolto durante il primo conflitto mondiale a Milano, fu in grado di aprire, accanto all’attività editoriale del padre, anche quella di fotografo allargando l’attenzione verso temi, oltre che paesaggistici, anche folkloristici, documentando gli usi e costumi del Primiero. Assieme alla gestione del negozio di Fiera, aprì un’attività analoga anche a San Martino di Castrozza e si occupò dell’allora nascente Azienda di Soggiorno, divenendone presidente. La sua opera di illustratore della valle, ancora reperibile in riviste e libri, è oggi in gran parte dispersa.

Lallo Gadenz

Anche il figlio di Giovanni, Aureliano (1929), conosciuto localmente col nomignolo di Lallo, proseguì l’attività del padre. Aggiornando sia le attrezzature che i tagli visivi, influenzato positivamente dalla luminosa ed essenziale fotografia dei fratelli Pedrotti, Lallo Gadenz produsse nuove immagini sul tema delle bellezze naturali del Primiero. Si può considerare la sua opera, purtroppo discontinua e precocemente interrotta, come una delle ultime testimonianze di un uso della tecnica bianco-nero che travalica la mera documentazione per diventare significativa espressione della cultura fotografica degli anni Cinquanta.