✔ XS - piccolissima (203 x 324)
✔ S - piccola (271 x 432)
✔ M - Media (373 x 594)
✔ L - Grande (377 x 600)
Originale
Carlo Fait Rovereto 8 marzo 1877 - Torino 11 marzo 1968
--Di Fabrizio Rasera, da "Questo Trentino" febbraio 2011
• Italiani noi siam non tirolesi”. Bisogna scrutarlo con intenzione, il busto di Clementino Vannetti, se si vuol leggere il verso/slogan scritto sul foglio semiarrotolato che il poeta regge con la mano sinistra. Il sonetto satirico indirizzato dal letterato roveretano al grande attore toscano Antonio Morrocchesi è del 1789. Il grazioso monumento presso il Palazzo della Cassa di Risparmio di Rovereto è promosso nel 1903 in un clima di forte mobilitazione, dopo un episodio di scontro politico-nazionale all’università di Innsbruck. I fondi vengono raccolti con una sottoscrizione che si vuole il più possibile diffusa, per rafforzare il significato militante dell’iniziativa. L’inaugurazione avviene nel maggio 1908, ad animi ulteriormente accesi: nel 1904 ci sono stati i nuovi e più gravi “fatti di Innsbruck”; nel 1907 la risposta clamorosa ad un’iniziativa di propaganda pangermanistica, con l’aggressione fisica presso Calliano al suo principale promotore, il tedesco prof. Mayer; nel febbraio 1908, pochi mesi prima, il processo detto dei 42 contro i manifestanti accusati per questa violenta reazione, presso il tribunale di Rovereto. Sono tutti assolti, dopo un processo che si trasforma in “vetrina” del movimento nazionale. --
Durante la seconda guerra mondiale il busto stava per essere distrutto per fornire metallo per usi militari, ma alcuni roveretani procurarono tanto bronzo quanto pesava e lo salvarono dalla distruzione.