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Achille dal Lago

Sul retro : Nel cinquecentesco Palazzo Marchetti, sale per l'assaggio dei vini del Paese

Achille Dal Lago, pittore d’avanguardia nato in Austria nel 1910 e scomparso a Riva del Garda nel 1981.
L’artista rivano, dopo gli studi all’Accademia di arti decorative di Monza, si avvicina agli insegnamenti futuristi attraverso opere nelle quali la realtà è modificata attraverso la scomposizione di linee in piani diversi, con un’attenzione particolare per la linea e il segno ripetuto che si esprime soprattutto nella sua produzione grafica.
Nei primi anni ’30 espone in alcune mostre personali a Riva del Garda, Trento, Roma e Milano. Tra gli anni ’30 e ’40 realizza numerosi manifesti pubblicitari e decorazioni per alberghi in località di villeggiatura italiane.
Nel 1940 viene mandato al confino in Basilicata, per una scritta ingiuriosa contro Mussolini, e rientrerà a Riva del Garda al termine della seconda guerra mondiale, dove, assieme ad altri tra cui i pittori Luigi Pizzini e Giacomo Vittone, fonda nel 1946 il Gruppo Amici dell’Arte.
Sono questi gli anni in cui Achille Dal Lago si avvicina a una pittura novecentista, passando dal movimento futurista ad un realismo vicino alla poetica surrealista: è il periodo degli anni ’40 e ’50 durante il quale il pittore muove verso una pittura più immaginativa che si accompagna ad esiti figurativi e tradizionali. Del 1943 è ad esempio l’olio su tela “Il Lavoro”, una composizione classica che si rifà ai canoni del Novecento Italiano; di quegli anni sono le numerose nature morte ma anche le opere dedicate alle Dolomiti (“Lago di Carezza”, “Le Tre Cime di Lavaredo”) che si pongono all’attenzione per la loro peculiarità cromatica e grafica, frutto di una percezione intimista della natura. Più rare le esperienze astratte, mentre tra gli anni ’50 e ’80 si dedica in particolare alla realizzazione di manifesti e locandine di eventi culturali e sportivi e alle chinografie.