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Albertani Alberto - Padre di Alberto Albertani nato a
Trieste, 29 luglio 1894 - Rovereto (Tn), 1° marzo 1979
Socio ordinario dal 1951, Classe di lettere ed arti
Titoli di studio
Laurea in lettere, Università degli studi, Padova 1927
Attività professionale
Insegnante e preside di scuola media superiore
Curriculum professionale, scientifico e/o artistico
Avventizio presso il dipartimento di Trieste delle Ferrovie di Stato 1920-1923
Supplente di latino al Liceo scientifico di Trieste 1924-1929
Supplente al Ginnasio Liceo «F. Petrarca» di Trieste 1929-1930
Supplente di latino e storia all’Istituto magistrale «G. Carducci» di Trieste 1930-1931
Insegnante straordinario di lettere al Ginnasio Liceo «F. Petrarca» di Trieste 1931-1934
Insegnante ordinario di lettere al Ginnasio Liceo «A. Grossich» di Fiume 1934-1945
Preside del Liceo classico e scientifico di Fiume 1945-1954
Insegnante di lettere al Liceo classico «A. Rosmini» di Rovereto 1954-1960
Collocato a riposo, si dedica alla composizione in latino 1960
Secondo al concorso internazionale di prosa latina Certamen vaticanum 1966
Vincitore del concorso internazionale di prosa latina Certamen vaticanum 1967
Vincitore del concorso internazionale di prosa latina Certamen vaticanum 1968
Secondo in tre edizioni del concorso internazionale di prosa latina Certamen capitolinum

Collaborazioni con giornali e riviste
«Latinitas», «Studi romani».
Notizie varie
Durante la I guerra mondiale è soldato di fanteria nell’esercito austroungarico.
Archivio dell’Accademia
Sono inventariati: un fascicolo personale contenente una scheda biobibliografica, alcuni ritagli di giornale riguardanti premi a concorsi di composizione latina, un annuncio di morte
(741.1); il testo, datato 1962, della novella latina, di 35 pagine dattiloscritte, intitolata Cimon
et Theano (303.1).
Bibliografia
Alberto Albertani, in «AGIATI», a. 234 (1984), s. VI, v. 24 B, pp. 191-192
Profilo del socio
Ammiratore della lingua latina, ne divenne appassionato cultore non solo nell’ambito dell’attività professionale ma anche nella veste di creatore di una considerevole mole di componimenti. Trattò in elegante prosa latina disquisizioni storiche e drammatiche e raccontò le
emozioni dei suoi frequenti viaggi. I suoi lavori gli valsero consensi e premi in numerosi
concorsi internazionali. Fu assiduo collaboratore della rivista «Latinitas». Umanista nel senso più ampio del termine, amò in maniera particolare la musica classica che costituì uno dei
temi delle sue attenzioni letterarie e dei cui concerti fu assiduo frequentatore.

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