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Oddone Tomasi

La Vetta d'Italia, (2.912 m s.l.m.) è una montagna che, tradizionalmente, è considerata il punto più settentrionale d'Italia.
Si tratta di una cima situata al confine tra Austria e Italia. Il crinale montuoso su cui si trova, conformato a ferro di cavallo, abbraccia la valle dell'Aurino (intorno al territorio del comune di Predoi), separando la provincia autonoma di Bolzano dal Salisburghese (come anche il Tirolo Orientale dal resto del Tirolo).
Fu scalata per la prima volta da Franz Hofer e Fritz Kögel alla fine dell'Ottocento, quando si trovava ancora interamente nel territorio dell'Impero Austro-Ungarico. Non molto più tardi, il 16 luglio 1904, veniva conquistata dall'irredentista Ettore Tolomei, accompagnato da alcuni conoscenti e da una guida alpina di Predoi.
La spedizione aveva valore politico: Tolomei italianizzò il nome in "Vetta d'Italia", raggiungendo il punto che più tardi sarebbe diventato - approssimativamente - quello più a settentrione del territorio Italiano. Venne scolpita nella roccia una gigantesca "I" per segnalare che il confine a nord dell'Italia doveva coincidere con lo spartiacque alpino tra il bacino idrografico dell'Adige e quello del Danubio: dal 1919, la frontiera tra i due stati passa effettivamente da qui.
Come è facilmente comprensibile, la montagna acquistò un valore simbolico notevole per l'Italia, mentre la dicitura italiana non venne accettata dalla popolazione altoatesina del luogo, la quale insiste su principi etimologici, secondo i quali il suo nome deriva da Klockeralm.