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Ferruccio Stefenelli e Noemi Alessandrini Val di Non

Cartolina fotografica che ritrae i due, probabilmente ancora fidanzati) in cima al Macaion il 23 agosto 1923 e partita da Tret, il giorno successivo, per Caldonazzo diretta a Maria (Ranzi), madre di Ferruccio.

Noemi degli Alessandrini Stefenelli, nata a Civezzano in Trentino il 12 aprile 1905, morta a Trento il 30 novembre 1970 si sposa giovanissima con Ferruccio Stefenelli, medaglia d’oro e volontario trentino nella prima guerra mondiale, dopo aver concluso gli studi magistrali.
Dal 1929 ha vissuto quasi sempre all’estero con suo marito quando entra nella carriera diplomatica, dapprima come Console Generale d’Italia, in Tunisia dal 38 al 40 e poi in Cina fino al 1949.
Successivamente dopo due anni passati a Roma al Ministero Affari esteri i coniugi Stefenelli ritornano all’estero quando il marito viene nominato nel 50/51 Ambasciatore prima in Congo belga – ora Repubblica Democratica del Congo – poi in Vietnam, ancora colonia francese – in Australia per finire la carriera in Ghana intorno alla fine degli anni sessanta.
Dalla madre Teresita degli Alessandrini nata Micheloni ha ereditato la passione per la poesia.
L’amica e scrittrice Bice Rizzi alla sua morte scrive «… tutti i suoi scritti, la prosa e la poesia erano impegnati a cogliere nel bene e nel male con ammirazione o con comprensione i moti più intimi dell’animo umano che accomunano gli uomini di ogni razza e colore».
Ha pubblicato numerose pubblicazioni tra cui nel 1935 un libro di poesie dal titolo «Lontano» edizione di «Trentino» con disegni dell’artista trentino Guido Polo.
Dalla Brigata alpina è stata insignita del titolo di Caporale ad honorem per la sua dedizione al battaglione Trento.

Testo a cura di Alberto Pattini direttore artistico del Concorso «Il lago nel cuore – Calceranica poesia»