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Predazzo - settembre 1903

Giuseppe Marzari Pencati

Dall'interessante sito - Predazzoblog.it

"La locale Amministrazione nel corso del tempo ha voluto onorare i meriti del personaggio storico in questione, sia dedicandogli una lapide marmorea commemorativa nel 1922 in occasione del centenario della scoperta, sia titolandogli una via del paese, nonché la Scuola suddetta.

Sull’onda del clamore suscitato nella prima metà del diciannovesimo secolo dal Conte vicentino, nel 1903 vi fu in Predazzo il primo Congresso Internazionale di Geologia. Anche nel 1966 un altro Congresso Geologico Nazionale ha avuto sede costì.
Presente all’inaugurazione pure quel tal Silvio Vardabasso, istriano di nascita (anche a lui intitolata una via del paese) autore di una importantissima carta geologica di Predazzo e Monzoni.

Marzari Pencati, vicentino (1779 – 1836).

Ispettore Minerario dell’Impero Austro Ungarico giunto in Predazzo (qui miniere di ferro al monte Mulat), constatò in località Canzoccoli che rocce vulcaniche primarie (intrusive) sovrastavano alle sedimentarie d’origine marina, ragion per cui le prime dovevano necessariamente essere venute dopo e quindi risultare più giovani.
Tale conclusione si opponeva strenuamente a quanto creduto sino a quel momento dalla geologia ufficiale, che riteneva che le cose stessero esattamente all’incontrario. Il vespaio suscitato da tale scoperta indusse geologi di mezzo mondo a venire qui onde accertarsi se quanto affermato dal Pencati risultasse credibile o meno.
Sia pure a denti stretti anche i geologi tedeschi austriaci e inglesi sostenitori della teoria avversa, dovettero mordersi la lingua e modificare le loro assodate convinzioni.
Luogo di acquartieramento, ritrovo, e teatro di interminabili disquisizioni in materia di tali scienziati, fu l’albergo Nave D’oro, passato alla storia per queste vicissitudini.
Nel registro dell’albergo oltre alle firme di tanti illustri ospiti, anche tantissime altre a seguire, a testimonianza che sull’onda degli entusiasmi suscitati dal Marzari, per merito suo sia pur involontariamente, era stato avviato quel processo turistico che, inizialmente d’élite e poi di massa, tanto benessere ha portato alla nostra economia."