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Trento - 1920/30

Sul retro:
Sodalizio di San Pietro Claver, Trento via della Collina 1 - Roma via dell'Olmata, 1

La fondatrice delle Suore di S. Pietro Claver, Maria Teresa Ledochowska, nacque a Loodsdorf, diocesi di S. Ippolito, Austria inferiore il 29 aprile 1863. Ebbe la sua formazione nel collegio delle Dame Inglesi di S. Ippolito.

A ventidue anni entrò alla corte del granduca di Toscana Ferdinando IV, residente a Salisburgo, come dama d’onore della granduchessa Alice. Maria Teresa si trovò subito a suo agio, e si distinse sempre per pietà, ordine, puntualità e fedeltà al suo dovere.

Due incontri al castello con le Suore Francescane Missionarie di Maria che venivano a questuare per l’Africa, la commossero profondamente e la fecero riflettere. Il problema missionario, del quale non aveva mai sentito parlare fino allora, sorgeva in tutta la sua importanza. Volle fare anch’essa qualche cosa per le missioni, pure attendendo al suo dovere presso la granduchessa, vide però che le due cose non si sarebbero potute conciliare.

Lasciò la corte, prese in affitto una stanzetta in città, e si mise con tutto lo zelo a lavorare per l’Africa, si mise in relazione con i missionari per conoscere i loro bisogni. Diede alle stampe il periodico Eco dell’Africa, che preparava e redigeva essa stessa. In questo tempo ebbe anche la triste notizia della crudele schiavitù in Africa, così aumentò il suo zelo e il suo lavoro.

Leone XIII, ricevette affabilmente la fondatrice, in privata udienza e le fece molte domande: parlò della sua Opera, del Sodalizio di S. Pietro Claver, di quelli anni di lavoro intenso e solitario, e chiese la Benedizione apostolica. II Papa benedisse l’Opera.

Maria Teresa ritornò a Salisburgo; si fermò a Trento per chiedere a una signorina svizzera Melania d’Ernst residente presso i conti Wolkenstein, la sua collaborazione e di unirsi a lei in quest’Opera. La signorina d’Ernst, udito che c’era l’approvazione del S. Padre, aderì immediatamente alla richiesta; dopo aver sistemato i suoi affari, si unì alla fondatrice. Colta e intelligentissima fu il braccio destro della fondatrice, le soppravisse di molti anni, morì nel 1961 all’età di 102 anni.

Maria Teresa intanto, acquistò una casa presso Salisburgo, fece installare macchine per la stampa indigena, ed ebbe altre tipografie in altri paesi per questo scopo. In questo tempo scrisse le regole per il suo Istituto, definitivamente approvate poi da S. Pio X.

Tenne due conferenze a Trento, dove nel 1909 acquistò una casa stabilendovi un recapito con due zelatrici laiche che lavorarono per l’Opera, finché, nel 1924, vennero definitivamente le suore.

La salute della fondatrice, già tanto precaria, andava deperendo; ma ella se ne andava felice, perché vedeva la sua opera ben consolidata. Morì a Roma, alla Casa madre il 6 luglio 1922. Morì in concetto di santità.