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Coredo - 14 settembre 1906

Gerolamo Viesi, circondato da familiari, amici e cacciatori vari, esibisce orgogliosamente, il trofeo già imbalsamato di un orso da lui probabilmente ucciso. Da notarsi la presenza tra tutti, di Guido Moncher all'estrema sinistra con cappello barba e baffi, dietro l'ingombrante cappellino di una signora in bianco. Splendida cartolina fotografica scritta, probabilmente, dallo stesso Moncher, visto che proviene da Coredo.

Domenico Viesi avviò a Cles, attorno alla metà del XIX secolo, un commercio all’ingrosso di bozzoli del baco da seta, attività che entro il 1870 l’imprenditore riuscì a trasformare in una moderna filanda, primo nucleo dell’azienda che prese il suo nome. Alla morte di Domenico, la ditta passò nelle mani del primogenito, Girolamo (1855-1929) che a fine Ottocento introdusse importanti novità: la produzione di stoffe di seta (1893) e la confezione, il ricamo e la vendita di paramenti sacri, avviata nel 1898.

Cortesia di Ivana Rizzardi