✔ XS - piccolissima (432 x 300)
✔ S - piccola (576 x 400)
✔ M - Media (792 x 550)
✔ L - Grande (800 x 556)
Originale
Salorno - Agosto 1948
Nell'opuscolo che presentava la I Fiera Internazionale Equipaggiamento Turistico-Alpinistico, presso il palazzo Raffaello Sanzio in Trento, appare questa inserzione pubblicitaria della ditta di Ferdinando de Gelmini, probabilmente una delle ultime che vedeva Salorno in provincia di Trento
Durante il Ventennio fascista il comune di Salorno fu aggregato alla provincia di Trento, assieme a tutta la Bassa Atesina, per facilitarne l'italianizzazione. L'uso del tedesco in pubblico e il suo insegnamento vennero vietati, ma la minoranza di lingua tedesca si organizzò istituendo classi clandestine in cui si insegnava la lingua tedesca (le cosiddette Katakombenschulen): il salornese Josef Noldin fu tra i principali organizzatori e fu per questo deportato dal governo fascista sull'isola di Lipari.
Nel 1948 Salorno passò alla provincia di Bolzano secondo quanto stabilito dal primo statuto d'autonomia del Trentino-Alto Adige, vista anche la volontà manifestata dalla popolazione di lingua tedesca della Bassa Atesina.
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