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Folgaria - Costa di Folgaria - 27 settembre 1912

Bella cartolina fotografica che immortala un quadretto invernale del posto con una carrozza in primo piano ferma per una sosta, una signora accucciolata col cagnolino ed un uomo appoggiato ad uno steccato che con un binocolo scruta il paesaggio.
Potrebbe essere addirittura l'archeologo Paolo Orsi la persona con il binocolo, visto che questa cartolina l'ha spedita lui stesso, potrebbe... ma non v'è certezza. L'immagine fotografica che segue evidenzia una grande somiglianza...

Scrive l'Orsi a Rosario Carta che si trova a Siracusa:

Eccole una vera anzi attenuata immagine di Folgaria in questi giorni; qui abbiamo uno spettacolo che da mezzo secolo non si ricordava.
Da 48 ore nevica a dirotto su tutti i monti. Da 900 m. in su; nelle vallate invece piove sui vigneti carichi di uve superbe.
Tutti gli altri paesi sono sotto la neve.
Ecco la cronaca, per finire, delle mie magnifiche ferie estive
Affett. P.O.

Rosario Carta nato il 16 Maggio 1869 a Melilli (Sr) morto a Siracusa il 21 Gennaio 1962.

Rosario Carta, entrò nel Museo Archeologico alla fine del 1891 su proposta dell’archeologo Giulio Emanuele Rizzo, suo amico d’infanzia.
Durante tale periodo cominciò la collaborazione con l’archeologo Paolo Orsi, Direttore del Museo di Siracusa, in occasione degli scavi delle necropoli sicule di Pantalica, del podere Reale, di Melilli, del Plemmirio e di Castelluccio, oltre all’abitato neolitico di Stentinello.

Importanti furono in seguito i contributi per la scoperta e lo studio dei monumenti greci in Sicilia: le necropoli greche di Siracusa e di Hybla Herae, l’Olimpieion di Siracusa, i complessi di Megara Hyblaea, Leontinoi, Centuripe, Eloro, Gela, Camarina.

Dal 1907 accompagnò Paolo Orsi in Calabria, organizzando gli scavi di Locri, del Santuario di Capo Colonna(Crotone) e di Caulonia, di Medma, etc .

Durante la sua lunghissima attività scientifica (62 anni) eseguì lavori di costruzione, di disegno e di restauro oltre che per Paolo Orsi, per molti altri archeologi italiani e stranieri, quali i professori Ettore Gabricci, Ludwig Curtius, Biagio Pace, Giulio Emanuele Rizzo, Pirro Marconi, Luigi Bernabò Brea, Umberto Zanotti-Bianco, Giuseppe Agnello Erich Boehringer e tanti altri.

Nel 1936 venne nominato socio corrispondente dell’Istituto Archeologico Germanico. Nel 1947 diresse un delicato lavoro di restauro del simulacro di S. Sebastiano in Melilli, ridotto in frantumi in seguito allo scoppio di un ordigno esplosivo.