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Rovereto - Augusto Sezanne

Pittore, decoratore e architetto, si formò culturalmente e artisticamente a Bologna dove, dal 1882 al 1893, insegnò “Elementi di ornato” nella locale Accademia di Belle Arti. In precedenza era stato professore di “ornato” nell'Istituto di Belle Arti di Modena. Dal 1893 fu insegnante di “decorazione” nell'Istituto di Belle Arti di Venezia. Fu collaboratore assiduo alla rivista “Novissima”; sue opere furono pubblicate su “Emporium”(1907, 1909, 1912).
Come pittore esordì nel 1880 all'Esposizione di Belle Arti di Torino col quadro Requiem, nel 1883 espose a Firenze e a Roma, ancora a Torino e Firenze nel 1884, a Milano nel 1886 e, nel 1887, all'Esposizione Nazionale Artistica di Venezia. Sempre nel 1887 pubblicò a Parigi un poema illustrato sull'Acqua con la presentazione di Alphonse Daudet. Con il soggiorno veneziano (dal 1893) coincide il suo secondo momento culturale e artistico caratterizzato dalla partecipazione alle Biennali internazionali (dal 1901 al 1932) per le quali disegnò anche alcuni manifesti. Nella Biennale del 1912 gli venne dedicata una “personale”; espose in quella occasione tutta una serie di visioni della basilica d'oro. Insieme a Ferruccio Scandellari e Michele Vedani dipinge il salone d'onore del Padiglione italiano all'esposizione Universale di Bruxelles, progettato da Marcello Piacentini per l'architettura e Galileo Chini per le decorazioni.
Come architetto e decoratore si segnalò per la progettazione della palazzina Majani a Bologna (1908), eseguita in collaborazione con L. Bertolazzi e G. Gandolfi; per la realizzazione della cappella Stucky nel cimitero di Venezia, ornata dal grande mosaico del viaggio della vita, e ancora per la decorazione della sala del Consiglio cittadino di Rovereto e del portico di casa Stagni (1892) al “Canton dei fiori” in via Indipendenza a Bologna (di cui fornì anche il progetto per la sistemazione edilizia). Altre sue opere del periodo bolognese furono le decorazioni interne nel palazzo dell'Amministrazione degli Ospedali in via Castiglione (1894), il disegno per l'altare della cappella di S. Antonio da Padova nella chiesa di S. Francesco (1891), la vetrata della cappella di S. Tommaso Apostolo nella stessa chiesa (1896), le tombe Sanguinetti, Faccioli e Gozzadini nel cimitero della Certosa.
Nel 1911 presentò all'Esposizione di Roma il progetto di riduzione della casa d'Arco a Rovereto a sede della Cassa di Risparmio. Nel 1912 disegnò il bozzetto per il francobollo commemorativo della ricostruzione del campanile di S. Marco a Venezia. Nel 1923 fece parte della Commissione giudicatrice del concorso per il monumento ai Caduti di Bologna.

Carlo Cresti.

Testo tratto da: Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna, catalogo della mostra , GRAFIS, Bologna, 1977. Trascrizione a cura di Lorena Barchetti.