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Giuseppe Stegagno nacque a San Michele Extra a Verona nel 1877.

Trascorse la giovinezza nella Verona di fine secolo, ove operavano valenti naturalisti che egli conobbe: il geologo Enrico Nicolis, i botanici Caro Massalongo e Achille Forti, l'idrobiologo Adriano Garbini, l'ornitologo Vittorio Dal Nero. Fu certamente in questa atmosfera che nel giovane Stegagno si venne maturando l'innata passione per gli studi naturalistici che lo spinse ad iscriversi in Scienze Naturali presso l'Università di Padova dove, nel 1900, conseguì la laurea a pieni voti con una tesi geologica sui Colli Euganei. I suoi interessi furono principalmente per la Geologia e la Limnologia fisica.

I più interessanti contributi dello Stegagno sono tuttavia quelli da lui dati allo studio dei piccoli laghi italiani. Su tale argomento egli ha pubblicato quattro memorie che illustrano sotto l'aspetto morfologico e fisico i laghi euganei, i laghi intermorenici dell'anfiteatro benacense, i laghi craterici del Vulture e il lago di Antermoia nel gruppo di Catinaccio. Particolarmente importante è il lavoro sui piccoli laghi, sugli stagni e sulle paludi, complessivamente una quindicina, disseminati tra le cordonature moreniche che circondano a sud il Lago di Garda. L'interesse di questo lavoro è dato dalla ricchezza di notizie raccolte dallo Stegagno sulla morfologia di tali bacini, sulle loro caratteristiche fisiche, sulla loro origine.

Notevole è anche, in altro campo, il contributo che lo Stegagno ha dato alla conoscenza dell'opera di due illustri scienziati settecenteschi veronesi, il geologo Giovanni Arduino e il fisico idraulico Anton Maria Lorgna.

Negli ultimi anni della sua esistenza fu molto legato al Museo di Storia Naturale di Verona, tanto da voler essere tra l'altro, uno dei soci fondatori della Società Naturalisti Veronesi.

Il Museo di Verona, di cui fu conservatore onorario e per lunghi anni vicepresidente del collegio dei conservatori onorari stessi, venne da lui affettuosamente ricordato anche nelle disposizoni testamentarie con il lascito della sua preziosa biblioteca scientifica, ricca di intere serie di rari periodici. Al suo nome in segno di gratitudine è intitolata la rinnovata sala di petrografia.

Giuseppe Stegagno ha contribuito particolarmente alla conoscenza del territorio veronese.

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